La sfida era quella di offrire un prodotto versatile, in grado di gestire la filtrazione automatica, di avere cicli di pulizia automatici in uno spazio ridotto, con un consumo energetico molto basso e un aumento minimo della temperatura, pur rimanendo mobile.
Lo skid di filtrazione tangenziale doveva essere comunicativo e in grado di connettersi alla rete di computer o a uno smartphone.
La macchina di filtrazione tangenziale è stata progettata per facilitare la manutenzione (inserto di moduli intercambiabili a basso costo), per ridurre al minimo le operazioni manuali e per avere un alto grado di tracciabilità (rapporto di produzione, lavaggio, storia del flusso di vino per pozzetto, flusso d’acqua).
Quando la macchina è in funzione, il vino passa attraverso un filtro tangenziale che effettua una microfiltrazione e il filtrato (vino filtrato) viene recuperato da un lato e il retentato dall’altro.